7 PASSI PER SCALARE LE POSIZIONI SU GOOGLE
Non basta solamente esserci su Google, bisogna soprattutto essere trovati! Perché proprio Google? Ancora più semplice: tutti usano Google!
Di questi tempi la presenza sul web è di fondamentale importanza, specialmente quando le persone stanno cercando proprio quei prodotti o quei servizi che la tua realtà offre.
Google detiene il 83.57% della quota di mercato delle ricerche a livello mondiale (fonte netmarketshare.com).
Non basta però solamente essere presente su Google, devi anche raggiungere le prime posizioni nei risultati di ricerca. Dati alla mano, infatti, risulta che i primi tre risultati raccolgono il 60% dei click degli utenti. Inoltre, i risultati in prima pagina hanno 6 volte più probabilità di essere cliccati rispetto ai risultati in seconda pagina (fonte hubspot.com).
Ma come fare per scalare le posizioni e ottenere sempre più visibilità e click? Ecco 7 fattori che gli algoritmi di Google, in continua evoluzione, prendono in considerazione per restituire agli utenti i risultati migliori.
1 – Pertinenza
Per ogni ricerca effettuata, Google restituisce agli utenti un elenco di pagine web (attenzione, non parliamo di siti, ma di pagine). Per questo, il tuo posizionamento può risultare variabile in relazione a differenti ricerche e, in base a queste, puoi comparire con diverse pagine del tuo sito.
Dunque, una volta individuate le ricerche che ti interessano, ovvero quelle relative ai tuoi prodotti o servizi, devi fare in modo che la relativa pagina che vuoi fare comparire sia il più pertinente possibile alla query.
Attenzione però: spesso si tende a focalizzarsi su parole chiave troppo brevi e generiche! Ricorda che il 50% delle ricerche è composta da almeno 4 parole. Metti il caso che tu offra servizi di chirurgia plastica, non dovrai ragionare su questa ricerca né su altre come “medicina estetica”, ma piuttosto sul problema da risolvere, come per esempio “intervento per rifarsi il naso”.
Un altro fattore relativo alla pertinenza riguarda la lunghezza del testo nelle pagine. In media, le pagine presenti nella prima pagina dei risultati di ricerca contengono più di 2.000 parole (fonte ironpaper.com). Questo non vuol dire che devi scrivere per forza dei papiri, ma sicuramente Google premia chi parla in maniera più approfondita dell’argomento ricercato.
2 – Autorevolezza
Un altro fattore che influisce sui risultati restituiti da Google è l’autorevolezza delle pagine web. Questo criterio prende in considerazione diversi elementi del tuo sito, ovvero:
- Età del dominio
- Nome del dominio
- Page & Site Authority (MOZ)
- Backlinks & Link Building
- Qualità dei link in ingresso e in uscita
- Recensioni
- Niente penalizzazioni
3 – Velocità
Secondo fonti interne a Google, il 53% degli utenti lascia la pagina se servono più di 3 secondi per caricarla.
Soprattutto oggi che la navigazione da mobile è sempre più utilizzata, su schermi piccoli e spesso con connessioni non troppo veloci, il noto motore di ricerca premia la velocità di caricamento delle tue pagine.
Da cosa dipende questo fattore? Dipende. I fattori che influenzano tale rapidità o meno possono riguardare aspetti tecnici di programmazione del sito, oppure possono dipendere dai server del tuo hosting provider. In ogni caso, cerca di risolvere ogni problema di questo tipo!
4 – Mobile friendly
Come dicevo nel paragrafo precedente, è sempre più importante pensare ai tantissimi utenti che si collegano da mobile, ovvero dal proprio smartphone o tablet. Per questo, un altro aspetto da curare per essere primi su Google, è sicuramente quello di avere un sito web programmato perfettamente per essere visualizzato da questi dispositivi (come si usa dire: mobile friendly).
Attenzione anche all’usabilità, uno dei fattori da tenere in considerazione per considerare il tuo sito valido per gli aspetti evidenziati è quello della facilità di navigazione da mobile.
5 – Sicurezza e accessibilità
Questo aspetto è estremamente tecnico e riguarda da vicino chi sviluppa o ha sviluppato il tuo sito web (non avrai nessun problema se si tratta di QuoLAB).
Ecco un elenco degli elementi fondamentali, assicurati che nessuno venga trascurato:
- SSL (Secure Sockets Layer) ecc.
- navigazione sicura con HTTPS
- txt
- hosting su server sicuri
- Prevenzione delle falle
6 – User Experience
Come accennato prima per la navigazione da mobile, un fattore da non dimenticare per cercare di essere primi su Google è quello di avere pagine facili da navigare e intuitive per gli utenti.
Esiste addirittura un algoritmo dedicato a questo, reso noto dal motore di ricerca, che si chiama Google RankBrain algorithm, che si basa su parametri quali il tempo di permanenza sulle tue pagine web, quante pagine del tuo sito vengono visualizzate in media per ogni sessione, quante volte viene cliccato il vostro link tra i risultati di ricerca e molti altri.
7 – Niente errori
Qualsiasi errore presente tra le pagine del tuo sito web comporta una penalizzazione e ti farà inesorabilmente allontanare dall’obiettivo di diventare primo su Google.
Quali sono gli errori? La lista è lunga, ma tra gli esempi più scontati ci sono le pagine impossibili da trovare (il famoso errore 404) o le pagine duplicate con gli stessi contenuti.